martedì 15 aprile 2008

Italiani/e, brava gente ...

Non c'è scampo.


Da oggi camminerò chiedendomi in mezzo a che gente vivo. Non che prima pensassi di vivere in chissà quale paese, ma oggi devo rassegnarmi al fatto che la maggioranza di coloro che incontro per strada ha direttamente o indirettamente accolto e premiato la destra xenofoba e razzista, omo-lesbo-transfobica e sessista, integralista, pro-life e guerrafondaia ...

Non c'è "illusione" possibile.


Anche considerando i voti - che potremmo definire di "protesta" o "dissenso" - dati a gruppi minori come Sinistra Critica o Partito comunista dei lavoratori, i conti non tornano.
E non tornano neanche se consideriamo l'astensionismo, questa volta certo aumentato, ma che non è possibile ricondurre a una motivazione o matrice unica, essendoci stata una massiccia campagna per l'astensione anche da destra, e in particolare dalla cosiddetta nuova destra [1].

Tra l'altro, e anche per quanto sopra, per me non è consolatoria neppure l'affermazione ricorrente "tanto sono tutti uguali".

Per chiudere con un riferimento colto e "femminista", non mi interessa in questo momento pensare che Virginia Woolf infine decise di non dare a nessuno le sue tre ghinee (e perché), ma mi colpisce a chi tanti/e, troppi/e hanno deciso di dare, oggi in Italia, il proprio obolo.


NOTE:

[1] Penso in particolare a Movimento Zero, fondato da Massimo Fini, il cui Manifesto vede tra i firmatari il maître à penser della Nouvelle Droite, Alain De Benoist.

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21 commenti:

Anonimo ha detto...

"uh uuuhh oo uhh u"

tradotto dal padan-cavernicolo:

"zitta tu che sei donna e mi sa pure un po' comunista! "

Anonimo ha detto...

Da membro di Movimento Zero, ci tengo ad una precisazione: noi non siamo di destra, nè vecchia nè nuova. Lo stesso De Benoist, che pur proviene da quell'area, non ne fa più parte da DECENNI e anche l'utilizzo del termine Nuova Destra per indicare la corrente ideologica che fondò più di 30 anni fa è fuorviante.

Andrea Marcon

Anonimo ha detto...

Andrea levami una curiosità.

movimento zero è spesso indicato come appartenente alla galassia rossobruna ma non saprei dire nulla di solido in proposito avendo letto solo di sfuggita i testi (a prima vista mi sembra corretto affermare il rossobrunismo ma le sfumature delle volte sono veramente sottili )

in rete si trovano vari link sui personaggi appartenenti a questi movimenti.
Movimenti che non vanno certo giudicati per singoli esponenti ma per ideologia e di alcuni credo si possa affermare con tranquillità che sono ideologie neofasciste ammodernate(Eurasia, SN, persino il CampoAntim a suo modo)

cmq la curiosità ( e ripeto CURIOSITA' per quanto detto in precedenza) è:


questo elenco di ESPONENTI NEOFASCISTI DIRIGENTI DI MOVIMENTO ZERO

corrisponde a verità?

Anonimo ha detto...

andiamo a schifìo.
In ufficio facevamo un censimento e ci chiedevamo dove diavolo sono tutte quelle persone che hanno votato Berlusconi, perchè a guardarsi attorno non se ne vedono tanti. Si nascondono, magari sotto sotto si vergognano?

Anonimo ha detto...

Rispondo a Filomeno.

Premetto che se fossi fascista o neofascista (o se tale fosse MZ) non avrei nessuna difficoltà a dirlo. Dalla c.d. destra radicale ci dividono numerosi elementi, ma non demonizzo affatto tale ambiente politico al quale riconosco pari dignità di tutti gli altri.

Aggiungo che le provenienze politiche di coloro che aderiscono a Movimento Zero non mi interessano, visto che siamo nati proprio per superare categorie e steccati che reputiamo obsoleti e spesso ridicoli. In Movimento Zero ci sono sì persone che provengono da ambienti di destra radicale, così come ce ne sono altre che appartenenevano a movimenti di estrema sinistra e altre ancora che erano legate ad altre ideologie o partiti politici.
Per questo non mi interessa sbugiardare l'autore dell'elenco da te riportato: quando lo ha proposto per la prima volta - sulla rete Decrescita - l'ho fatto col diretto interessato, per il quale sono "fascisti" gli ex appartenenti alla Lega Nord o addirittura coloro che apprezzano le idee di Evola (per non parlare di alcune oggettive falsità riportate nell'elenco e del quale l'autore si è dovuto pubblicamente scusare).
Non mi interessa perchè, lo ripeto, da parte nostra non esiste alcun pregiudizio verso coloro che hanno fatto parte di realtà politiche con le quali non abbiamo nulla a che vedere (a meno di non considerare alcune affinità su punti specifici come una complessiva comunanza di ideali, ma allora non è soltanto con i gruppi della c.d. destra radicale che dovremmo venire confusi).

Se poi per te o altri essere a difesa delle differenze culturali significa promuovere il "razzismo differenzialista" o riconoscere piena legittimità all'area politica della destra anche radicale significa (tanto per fare due esempi che spesso ci vengono rinfacciati "da sinistra") essere fascisti, neofascisti, rossobruni, etc. etc., allora continuate pure ad usare questa comoda e rassicurante etichetta. Se tali reputate alcuni nostri intellettuali di riferimento come in primis Massimo Fini, ma anche Marco Tarchi, il citato De Benoist, Costanzo Preve e Franco Cardini, non importa.
Di chi ragiona (si fa per dire) in questo modo non ci interessa assolutamente nulla.

Andrea Marcon

Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda, l'astensionismo mi è stato d'obbligo in quanto votare destra per me è impensabile, ma votare una sinistra che sta sistematicamente dalla parte delle dittature e contro le democrazie, dalla parte del terrorismo e contro chi dal terrorismo si difende è assolutamente impossibile. Quanto ai voti andati alla lega, non li condivido ma penso di poterli spiegare con l'ottusa cecità mostrata da molti, ma soprattutto dalle sinistre, nei confronti di tutta una serie di gravissimi problemi provocati dall'immigrazione selvaggia e dall'insensato buonismo di questi personaggi.

Marginalia ha detto...

Per Filomeno: il tuo primo commento non l'ho capito ;-)

Per Andrea Marcon: parlavo di "cosiddetta nuova destra", infatti. E non mi sembra una definizione impropria, anzi. Dove per "nuova destra" (con tutte le differenze esistenti tra le diverse aree) si intende generalmente proprio quella nebulosa di gruppi e gruppetti che ha fatto del (preteso) superamento della dicotomia destra/sinistra uno dei suoi cavalli di battaglia, o "cavalli di Troia".
Similmente Nouvelle Droite per riferirsi alla corrente che fa capo a De Benoist, mi sembra ancora pertinente. Persino Taguieff che De Benoist/Tarchi e soci citano continuamente per "legittimarsi", usa il termine Nouvelle Droite.
Dunque?
E comunque, indipendentemente dalle "etichette", nei contenuti espressi in documenti, articoli e prese di posizione da questa "corrente politico-culturale" sono palesi alcuni fondamenti capitali del pensiero di destra.
Come dimostrate sono le "simpatie" che questa corrente riscuote in ambienti di destra estrema e non (e purtroppo anche di certa sinistra), come anche relazioni più "concrete" ...

Per Effimera_mente: è un classico, quasi nessuno dice di aver votato Berlusconi. Si, probabilmente si vergognano. Mi dicono che succedeva anche con la Dc una quarantina di anni fa ;-)

Per Barbara: forse hai mal compreso quanto ho scritto. Non intendevo imputare alcunchè a chi si è astenuto/a dal voto. Ma mettere in dubbio il presunto "peso" dell'astensionismo in questi risultati elettorali (in realtà irrelevante) e sfatare la pretesa di molti/e di identificare questo fenomeno come una scelta fondamentalmente di sinistra antagonista.
Intendevo piuttosto che il peso storico di una tradizione "fascista" (in senso lato) ha dato, ancora una volta (e in maniera più virulenta) i suoi frutti: la maggioranza dei/delle italiani/e ha votato a destra legittimando in questo modo politiche familiste, securitarie, xenofobe, razziste, integraliste, omo-lesbo-transfobiche e sessiste.
E sono sinceramente colpita che tu - che pur dici di non aver votato a destra, ma di esserti astenuta- parli di "immigrazione selvaggia".
attenzione che il razzismo - uno dei peggiori prodotti del fascismo - non è un fenomeno invariante, e non possiamo sapere quale sarà il suo prossimo "bersaglio".

Anonimo ha detto...

Sì, è esattamente di questo che sto parlando, è esattamente questo che ha fatto sì che la sinistra venisse sonoramente trombata: il chiudere ostinatamente, ottusamente, stolidamente occhi e orecchie di fronte a tutta una serie di devastanti fenomeni che stanno avvenendo davanti ai nostri occhi e lo spacciare per razzismo la preoccupazione di chi occhi e orecchie non li vuole chiudere. E la lezione, a quanto vedo, non è bastata: l'ideologia rimane sempre molto ma molto più forte dei fatti.

Anonimo ha detto...

secondo me il punto è che loro offrono risposte certe e semplici ad un mondo che appare incomprensibile.

non perderti nazirock istruttivo

Marginalia ha detto...

Per Barbara: mah, mi sembra vero il contrario. La sinistra di governo ha fatto propria una politica securitaria molto pesante, pensa solo alla campagna contro i cosiddetti "lavavetri" o l'ignobile campagna contro Rom (e romeni) che si è scatenata a Roma dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani (e al ruolo di "regista" che ha avuto Veltroni in questa storia). Comunque su questi aspetti ho già scritto diverse cose qui in Marginalia e stasera non mi dilungo

Per Sparkaos: sì è vero quanto dici. Le destre xenofobe razziste sessiste (e la lunga lista sai come continua) offrono delle semplificazioni per molti/e rassicuranti.
La cosa gravissima è che questo meccanismo "semplificatorio" è stato fatto proprio (in termini diversi ovviamente talvolta "per reazione") da una buona parte della sinistra anche antagonista. Ma questo è un altro discorso già affrontato qui e altrove e ne parlerò ancora nelle prossime puntate de I Misteri della Rete ...
Per Nazirock ho molta voglia di vederlo, penso debba essere veramente interessante dal punto di vista "documentario". Tra l'altro so che tra i "protagonisti" c'è anche Andrea Insabato, che all'epoca dell'attentato al Manifesto anche a sinistra qualcuno aveva definito come un povero cane sciolto, dalle idee confuse, una sorta di pscicolabile da curare o recuperare ... Avrai letto Nuovo? No, lavato con Perlana.
L'ultime notizie che ho sul film sono che Forza Nuova ne aveva bloccato l'uscita in sala e che l'Anpi si era fatta carico di farlo circolare comunque nonostante la querela di FN: tu dove lo hai visto?
Sarei anche molto curiosa di sapere dal regista (avevo letto un suo articolo su Repubblica credo, riportato in un post sul film in Femminismo a Sud) come e perché avesse deciso di far intervenire alla prevista prima a Milano (che poi non c'è stata) proprio Massimo Fini, fondatore di Movimento Zero ... come vedi, gira e rigira, si torna sempre sugli stessi nodi...

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Resta fermo quello che ti dicevo nel commento ai tuoi Misteri della Rete. Molta gente anche nella sinistra di movimento non sa neanche di cosa parla, tu figurati il resto!
Grazie per la tua lucidità e capisco la sconsolatezza (e chi è l'idiota sopra? Amici?)

Anonimo ha detto...

Andrea Marcon viene qui a raccontarci delle favolette: basta leggere articoli e testi di Movimento Zero e dei suoi aderenti per avere la conferma che questi sono fascitalioti.
Useranno pure un linguaggio meno grezzo, ma il succo rimane quello: razzismo, xenofobia, sessismo e antifemminismo (forse ho dimenticato qualcosa)
saluti
firmato: Movimento zero fasci

Marginalia ha detto...

For Celulite: congratulations to you!

Per Clash77: Hai ragione. Per l'idiota sopra boh, potrebbe essere spam ma potrebbe anche effettivamente essere qualche "amico/a", ne ho un mucchio ;-)

Per Movimento Zero fasci: il tuo nick colpisce nel segno. E anche il resto.

Anonimo ha detto...

Si i nodi sono quelli solo che non vuoi capire il mio punto condivido tutto solo che dico che la battaglia culturale deve avere anche un altro aspetto capire che se hanno successo simili culture è perchè danno risposte in parte efficaci da un punto di vista emotivo a malesseri reali. la cultura di troppa sinistra oggi è smascheriamo questo giustissimo, ma dobbiamo anche ascoltare le cause su cui il razzismo fa presa e per farlo dobbiamo renderci conto che se io e te la pensiamo così, può essere un caso di scelta individuale, ma nella maggioranza dei casi è questione sociale. per spiegare queste cose a persone che sono cresciute in modo che le ha portate ad avere maggiore paura ed aggressività, dobbiamo capire che chiedere a quella aggressività una volta che è nata di svanire è assurdo, dobbiamo trasformare l'aggressività sociale in qualcosa di positivo invece che in razzismo.

lo schiavo o è ribelle o incancrenisce e diventa a sua volta malvaggio. se cresci facendo a pugni per le ragazze o perchè uno ti ha guardato storto e non si doveva permettere e incontri uno di sinistra tutto felice pace e amore, l'unica cosa che vedi è un ragazzino viziato e vuotamente idealista. la sinistra deve sposare la gente per quello che è e combattere insieme a questa per cambiare, non fare lezioni morali di valori assoluti.
il razzismo lo odio che neanche puoi immaginare, ma per distruggerlo devi accettarlo in quanto umano.

in sintesi la sinistra è razionale e ottimista il mondo e l'uomo no.

P.S.se cerchi in rete si trova

Anonimo ha detto...

Sparkaos ho letto troppo velocemente il tuo ultimo commemto e ho poco tempo stasera per rispondere, sono qui proprio di "passaggio"...
Ma ci rimuginerò su nei prossimi giorni, credo di capire il tuo punto di vista
Per intanto buon fine settimana
v.

Marginalia ha detto...

Tento stasera di rispondere al tuo commento. Guarda Sparkaos che io non ho mai messo in dubbio il tuo "odio del razzismo". Semplicemente ritengo che non esista un "umano" buono o cattivo. Il razzismo non è "umano" come mi sembra pensi tu, ma è un fenomeno sociale e come tale "costruito". Viene appreso e può essere "disimparato" (Paola Tabet docet). Che la "sinistra" (non capisco se ti riferisci a una certa sinistra di governo ormai ex o alla sinistra tutta, politica? intellettuale? ...) abbia fatto errori su questo terreno è palese e sono d'accordo. Ma non sono secondo me gli errori che dici tu. l'errore è stato quello di seguire la destra sui presunti "bisogni reali della gente". Soltanto che purtroppo questi "bisogni reali" sono quelli che la destra ha "costruito" a tavolino, ha insinuato nelle "gente", tanto che oramai sembrano crederci tutti ... Ovviamente poi dovendo scegliere coloro che dovrebbero risolvere questi "bisogni reali" in molti/e preferiscono l'originale, a una cattiva fotocopia (come ha detto recentemente con cinico realismo Fini).

Anonimo ha detto...

Ciao Vincenza!
ho scoperto adesso questo dibattito sul tuo blog.
Condivido assolutamente le tue considerazioni sull'astensionismo. Confermo che alcuni appelli astensionisti (che, pur non avendo mai votato, non ho ovviamente firmato)sono stati "presi d'assalto" da vecchie e nuove conoscenze di estrema destra. Ed è vero che l'astensionismo non spiega l'avanzata della destra al Governo (nè spiega ma solo concorre, secondo me, alla sparizione della Sin Arc.).
Il problema è esattamente di tipo egemonico, avrebbe detto qualcuno morto proprio grazie alla carcerazione fascista. L'egemonia xenofoba e razzista, entrata da anni e anni con successo anche tra i lavoratori e le lavoratrici, si combatte opponendo pratiche e pensieri diametralmente opposti. In primo luogo, ad esempio, denunciando gli allarmismi e le paure sociali costruite ad arte. Eppure, la campagna elettorale Rutelli-Alemanno dimostra che tutto questo è assai utile al "Potere".
Su Andrea di Movimento Zero che devo dirvi? Se rivendica Tarchi tra i suoi intellettuali di riferimento e non si ritiene fascista, dimostra idiosincrasie personali e intellettuali non da poco....
Una cosa è certa, Gramsci e Evola assieme non ci stanno. Qui, fuori di qui e all'estero.

vincenza cara, ti abbraccio
martina

Marginalia ha detto...

Martina cara, è bello trovarti ogni tanto (anche) qui e condividere punto per punto quanto scrivi

Ieri sera ho avuto ancora modo di pensarti per una storia di saluti e baci (e non solo), ma questo poi te lo racconto meglio "in privato" così lascio eventuali lettori/lettrici di passaggio qui in Marginalia a fare un po' di congetture ...

Anonimo ha detto...

Cara Vincenza
sono curiosissima....
;-))))
sto passando settimane superincasinate, ma per te il tempo lo trovo di sicuro.

quando vuoi, in privato.
ti abbraccio,
martina

Anonimo ha detto...

Martina
a tra pochissimo (in privato)
ma ti abbraccio pure io (pubblicamente)
v.