sabato 25 aprile 2009

Resistenze di qui e di altrove

25 aprile: un giorno per ricordare anzitutto. Per ricordare uomini e donne che hanno lottato per la loro/nostra libertà, soprattutto le donne, perché spesso la loro resistenza è stata taciuta. Partigiane come Gabriella degli Esposti o Irma Bandiera (che non videro mai la liberazione dell'Italia dal nazifascismo perché trucidate prima dai fascisti), o donne "comuni" come Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta MariaIzzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo fucilate a Roma perché chiedevano pane. Ma il 25 aprile è (deve essere) anche un giorno per ribadire, forte e chiaro, il nostro rifiuto delle "pacificazioni", che per noi il 25 aprile non è (e non potrà mai essere) di tutt*, che partigiani/e e repubblichini/e non sono uguali. Una giornata per dire no al revisionismo ormai dilagante, magari rileggendo una poesia di Piero Calamandrei o disotterrando la lucida analisi a caldo dell'affermarsi del fascismo e degli errori delle varie componenti del movimento operaio del comunista anarchico Luigi Fabbri. Tante iniziative (e rinvio al sito di Zeroviolenzadonne che ne segnalano tante di significative) che testimoniano la consapevolezza di molti e molte di affermare oggi l'importanza e l'urgenza di resistere. Resistere anche appoggiando le attuali resistenze, vicine e lontane, come la resistenza delle donne afghane, prese a sassate da gruppi di fondamentalisti qualche giorno fa, durante una manifestazione a Kabul, sotto agli occhi dei loro presunti "liberatori" nordamericani ed europei.
Spero non suoni retorico se rinvio allo slogan che in alcune avevamo portato alla manifestazione nazionale a Roma contro la violenza maschile sulle donne e poi in altre manifestazioni, in tutte le lingue in cui ci era stato possibile tradurlo:

Contro la violenza sessista e razzista
contro vecchi e nuovi fascismi
tutte unite rivolta


ضد العنف الجنسي و العنصرية

ضد الفاشية الجديدة و القديمة

لنتحد جميعا : انتفاظة


Impotriva violentei sexiste si rasiste
impotriva fascismului vechi dar si a celui nou
toate unite: revolta!


Contre la violence sexiste et raciste
contre les vieux et les nouveaux fascismes
toutes unies : révoltons-nous!

Contra la violencia sexista y racista
contra los viejos y los nuevos fascismos
unàmosnos todas: revuelta!

Protiv rasnog e seksualnog nasilja
protiv starih i novih fasizama
Sve zajedno:pobuna!


CONTRA A VIOLÊNCIA SEXISTA E RAÇISTA
CONTRA VELHOS E NOVOS FASCISMOS
TODAS UNIDAS: REBELIÃO


Contro la violenza sessista e razzista
contro vecchi e nuovi fascismi
tutte unite: rivolta




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Nella foto una partigiana francese.
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3 commenti:

Eliolibre ha detto...

Io dedico il mio 25 aprile a Gino Donè Paro, il partigiano veneto recentemente scomparso che si imbarcò sul Granma con Fidel Castro ed Ernesto Guevara.
Bello il tuo articolo pubblicato su Umanità Nova.
Saluti libertari

"Si no hay cafè para todos no habrà para nadie". Ernesto Guevara

socialista eretico ha detto...

buon 25 aprile.

(la foto della combattente a quale ramo della Resistenza appartiene? Francia anti-nazista? )

v. ha detto...

Per ElioLibre: grazie e saluti libertari anche a te (non conoscevo la storia di Gino Dorè Paro, grazie di avermela fatta conoscere)

Per Socialista Eretico: purtroppo a parte che è una partigiana francese durante la Resistenza anti nazista, non riesco a meglio collocare la foto. Mi spiace!