sabato 5 dicembre 2009

Sopra i Ponti, un'associazione e un sito anche per continuare a ricordare Mohamed Saif

Sopra i Ponti è un'associazione nata nel 1995 a Bologna per volontà di un gruppo di cittadini/e migranti, in prevalenza marocchini/e e abitanti del quartiere Navile.I primi anni sono stati caratterizzati da attività volte all'integrazione dei/delle migranti, in particolare marocchini/e, al problema della casa e allo scambio culturale. Nel tempo le iniziative di "accompagnamento sociale" si sono qualificate e l'associazione si è dedicata alla promozione dell'intercultura e della conoscenza della cultura araba, nelle attività educative a favore di bambini e bambine di seconda generazione e nella cooperazione allo sviluppo in partnership con alcune comunità rurali del sud del Marocco. Ora Sopra i Ponti ha anche un sito, e non è casuale (il caso non lo è mai) che ne parlo proprio oggi, dopo aver letto dell'omicidio di un giovane di origine senegalese, Ibrahim M'bodi, per mano del suo datore di lavoro. Perché Sopra i Ponti nasce in un Centro di Prima Accoglienza Comunale per lavoratori stranieri ribattezzato Mohamed Saif, in ricordo della morte di un altro lavoratore migrante, un giovane operaio metalmeccanico, immigrato dall'entroterra di Casablanca, residente nel centro di accoglienza e che fu ucciso nel 1991 a 25 anni, da due compagni di lavoro, a causa di un tragico e volgare "scherzo" da essi messo in atto nello spogliatoio della fabbrica. E fu per volontà di alcuni dei fondatori di Sopra i Ponti che il centro di accoglienza, prima chiamato "Arcoveggio" per la sua collocazione urbana, nel 1996 venne intestato a quello che nel sito viene definito "sfortunato martire dell'immigrazione", uno dei primi in Italia. Il centro di accoglienza, un insieme di prefabbricati in lamiera in un angolo di periferia, è stato smantellato dal comune nel 2003 dopo 14 anni di precaria esistenza. Con esso è stata cancellata ogni traccia sul territorio cittadino del giovane metalmeccanico ucciso dal nonnismo. Ma Sopra i Ponti continua a ricordarlo, anche con occasioni di incontro, condivisione e conoscenza reciproca come quella che si terrà domani, La pace a tavola, in occasione della ricorrenza islamica dell'Aid al adha.
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