martedì 31 gennaio 2012

La vendetta del burqa ( ovvero come la "madam post - coloniale" Daniela Santanchè è stata infine rinviata a giudizio per diffamazione)

Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio per diffamazione dal gup di Milano per aver offeso "la reputazione e l'onore" (così si legge nel decreto che ne dispone il giudizio) di una donna italiana convertita all'Islam nel corso della trasmissione televisiva Iceberg, il 21 settembre del 2009. Il giorno prima, la stessa Santanchè aveva messo in scena una vera e propria cerimonia di svelamento post-coloniale, quando a Milano aveva tentato di strappare il velo ad alcune donne musulmane che si recavano ad una festa per i festeggiamenti di fine Ramadan, dichiarando poi di essere stata vittima di un'aggressione da parte dei "fondamentalisti islamici", notizia che, seppur smentita da un video, aveva generato titoli deliranti su molti quotidiani, come l'indimenticabile Per festeggiare il Ramadan picchiano la Santanchè (Il Giornale). Ora arriva questo rinvio a giudizio per diffamazione, che sebbene non annulli il pericolo enorme rappresentato dalla circolazione a piede libero di un simile personaggio, ci fa comunque piacere. In tempi di crisi bisogna sapersi accontentare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una (seppur piccola) bella notizia!

liadiperi ha detto...

più che a piede libero è a dito libero. Mi auguro, venga condannata.

Ciao, V.

Marginalia ha detto...

Per Angie: sì, accontentiamoci delle piccole (per intanto)

Per Lia: ;-)